Era il 1990 quando due psicologi Salovey e Mayer, si occuparono di intelligenza emotiva, successivamente cinque anni dopo un altro psicologo, nonché scrittore, Goleman la rese popolare.

Differenti studi hanno dimostrato che il successo di una persona dipende per il 15% dalle proprie competenze tecniche e per ben l’85% deriva dalle soft skills, ossia quelle competenze che afferiscono alla sfera emotiva dell’intelligenza.

Pertanto sviluppare e gestire IE è fonte di ricchezza per noi stessi, per le persone con cui interagiamo e per la collettività in cui siamo inseriti.

Come utilizzarla?

L’IE è l’insieme di determinate capacità quali:

·    Consapevolezza
·    Padronanza di sé
·    Motivazione
·    Empatia
·    Abilità nelle relazioni interpersonali

Consapevolezza e padronanza di sé: imparare a conoscere le proprie emozioni, riconoscere un sentimento quando si presenta, controllare l’eventuale impulso o emozione “distruttiva” che segue l’antecedente emozionale.
Uno dei metodi per controllare un’emozione poco funzionale al contesto, nel qui e ora, è la rivalutazione cognitiva: ossia essere consapevoli che l’emozione nasce dalla valutazione che noi stiamo dando ad uno specifico evento.

La motivazione di se stessi: dominare le emozioni per raggiungere l’obiettivo prefissato.

Empatia e abilità nelle relazioni interpersonali: riuscire a cogliere segnali che indicano i bisogni, i desideri altrui. Coscienza dei sentimenti e delle esigenze dell’altro. Rafforzare IE può migliorare la coesione del team, la leadership, la produttività, la relazione con i clienti, la cultura del lavoro.

 

È attraverso lo sviluppo di queste abilità che possiamo essere emotivamente intelligenti, imparando ad usare le nostre emozioni come alleate, agendo per scelta e non per re-agire.

 

Avere IE è imprescindibile se vogliamo interagire in modo costruttivo con l’altro.

Lavorare con IE significa:

► Autocoscienza
► Autogestione
► Motivazione
► Empatia
► Abilità sociali

 

É fondamentale “sentire” e “ri-conoscere” le nostre emozioni e usarle per guidare le nostre azioni. Quale emozione decidiamo di provare in un dato momento e quale invece scegliamo di cambiare, dipende solo da noi.

L’intenzione è la bussola che  può indirizzarci verso l’azione più utile per chi la compie. La domanda è: “Cosa voglio ottenere in questo momento, dal contesto, dalla relazione in cui sono?”

L’intelligenza emotiva è uno dei temi trattati durante i miei corsi. Si parla di relazioni, relazione con il cliente e sviluppare IE è sicuramente la carta essenziale da mettere in campo per un’interazione vincente.