Numerosi studi hanno stabilito che c’è un diretto collegamento fra la pratica dell’empatia e l’aumento delle vendite e di prestazioni migliori.

L’empatia è quel tocco magico che crea l’alchimia del rapporto: può veramente fare la differenza nella relazione con la clientela.

Nasciamo tutti con la capacità di provare empatia, i bambini la mostrano con naturalezza. Eppure quando diventiamo adulti la maggior parte di noi farà di tutto per non far mostra della nostra vulnerabilità emotiva.

Abbiamo bisogno di riportare nelle nostre vite e in particolare negli ambienti di lavoro il fattore “calore umano”. Senza una connessione più autentica rischiamo seriamente di impoverire la qualità dei nostri rapporti.

L’empatia costituisce una sfida: significa mettere da parte il nostro ego e lasciare il centro della scena agli altri. Viviamo nel mondo V.U.C.A. (volatile, incerto, complesso e ambiguo), dove il tempo manca, lo stress aumenta e l’individualismo regna sovrano.

 

Coltivare e sviluppare con consapevolezza empatia porta i nostri rapporti ad un più alto livello di comprensione e connessione.

L’empatia è  considerata come un argomento “sdolcinato”. Eppure senza di essa, diventiamo emotivamente sordi gli uni verso gli altri e non sviluppiamo mai pienamente quello che veramente crea il successo delle organizzazioni: i rapporti umani.

A volte non è molto chiara la distinzione fra comprensione, empatia e compassione. Proviamo a fare chiarezza.

Comprensione significa: “Mi spiace tanto per quello che stai passando!”, che è una risposta emotiva nei riguardi di una persona, ma non esprime che abbiamo capito come questa si sente e di cosa ha bisogno.

Empatia: è la capacità di comprendere lo stato d’animo di un’altra persona, mettendosi nei suoi panni e valutando il mondo con i suoi occhi.

Compassione: vuol dire soffrire con qualcuno, dimostrargli la nostra preoccupazione e sentire un forte desiderio di aiutare ad alleviarne l’angoscia. La compassione è un ingrediente essenziale dell’empatia.

Se vogliamo mostrare empatia verso gli altri, dobbiamo andare al di là dei nostri pregiudizi e convinzioni.

Praticare empatia esige una mentalità e un orientamento al servizio. Quando siamo empatici verso qualcuno, dobbiamo aprire ogni canale di comunicazione: orecchie, occhi, testa e cuore, per capire a fondo quello che l’altro sta passando.

Quindi un ascolto empatico richiede ascoltare non solo con le orecchie e con la mente ma anche con gli occhi ed il cuore.

 

L’empatia è positivamente collegata alle prestazioni lavorative. Praticamente diventa un vantaggio competitivo strategico coltivare e diffondere empatia nelle organizzazioni e nella relazione con i consumatori. E’ uno strumento potente che permette una comprensione superiore dell’altro, dei nostri clienti.